Attività Artistiche

Queste le nostre attività:

  • Laboratori di Pratica Orchestrale e  Corale (giovanile e amatoriale);
  • Lezioni- Concerto con ensemble di archi o di fiati presso Scuole, Penitenziari, Ospedali, Centri Culturali;
  • Concerti  con orchestra da Camera e Sinfonica tenuti presso auditorium, centri polifunzionali, location istituzionali;
  • Alfabetizzazione musicale;
  • Educazione all'Ascolto e Ascolto Critico;
  • Corsi di Acustica Musicale.

I bambini che praticano lo studio di uno strumento musicale sin dalla tenera età, sembrano ottenere benefici che vanno ben oltre il fatto di saper suonare. Numerosi studi e autorevoli pubblicazioni provano l’efficacia di questa pratica nel potenziare le capacità mentali, rendendo il loro cervello più flessibile, assicurando anche una maggiore reattività nell’età senile (Journal Neuro Science). In base ad alcune ricerche effettuate ( Hudziak ), durante la crescita la corteccia cerebrale dei bambini andrebbe incontro a una modifica del suo spessore e il suo assottigliamento in determinate aree cerebrali sarebbe da ricollegare direttamente ai disturbi d’ansia, dell’attenzione e ai comportamenti aggressivi negli adolescenti.  Suonare uno strumento musicale favorirebbe un miglior controllo delle emozioni, una migliore capacità di attenzione e una maggiore organizzazione mentale. Lo dimostrano studi sul cervello di soggetti giovani, tra i 6 e i 18 anni, interessati alla pratica musicale, condotti con l’ausilio della risonanza magnetica nucleare. La musica avrebbe il potere di alterare lo sviluppo delle aree motorie cerebrali, probabilmente per via dei movimenti coordinati, richiesti da questa attività. Vi è un maggiore coinvolgimento rispetto al semplice ascolto musicale e il numero delle aree del cervello interessate durante l’apprendimento è superiore rispetto a un soggetto non praticante questa disciplina: la lettura di uno spartito ad esempio, attiva  i lobi parietali, occipitali, aree del cervelletto e le aree motorie e pre-motorie della corteccia. Questo tipo di attività cerebrale, complessa e articolata, produrrebbe un incremento delle facoltà intellettive, tradotto a parere degli studiosi, in un innalzamento del quoziente intellettivo di 7 punti rispetto allo standard.